089 481820 - Via Cristoforo Capone, 59 Salerno info@centrolatenda.it

TERZO SEMINARIO DI FORMAZIONE PER LE INSEGNANTI DEL CENTRO DELL'INFANZIA LA TENDA

Dopo i primi due seminari curati dalla prof.ssa Pina Marsico, continuando il percorso formativo"Fondamenti di Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione", riservato alle insegnanti del Centro per l'Infanzia  La Tenda,  si è tenuto oggi il  seminario della prof.ssa Monica Mollo, docente di  Psicologia dello sviluppo presso l'Ateneo di Salerno,

La lezione della docente sulle terapie comportamentiste e comportamentali,  si  è focalizzata, con un'esplorazione delle tecniche e dei principi che guidano questi approcci. 

La competenza e la sensibilità della professoressa Mollo nel trattare questi argomenti hanno reso il seminario un evento di grande rilevanza, ispirando e arricchendo le partecipanti con strumenti preziosi per affrontare le sfide educative quotidiane con maggiore consapevolezza e competenza.

Di seguito, la sintesi del suo interessantissimo contributo.
Principi delle Terapie Comportamentali
La professoressa Mollo ha spiegato i principi fondamentali delle terapie comportamentali, tra cui il condizionamento classico e il condizionamento operante, e ha descritto tecniche come il rinforzo positivo, il rinforzo negativo, l'estinzione e la desensibilizzazione sistematica. Queste tecniche mirano a modificare comportamenti indesiderati e promuovere comportamenti positivi attraverso l'uso di stimoli e rinforzi.
Approccio Personalizzato
Un tema centrale del seminario è stato l'importanza di adottare un approccio personalizzato per ogni bambino, tenendo conto delle loro esigenze individuali e del contesto in cui si trovano. Questo approccio garantisce un intervento più efficace e mirato, favorendo il benessere e lo sviluppo armonioso dei bambini.

Il pensiero di Lev Vygotskij e Jerome Bruner  arricchisce ulteriormente l'approccio educativo e terapeutico, promuovendo un ambiente di apprendimento attivo, collaborativo e personalizzato.

Questo approccio integrato rappresenta un passo significativo verso un'educazione più efficace e orientata al benessere dei bambini, grazie all'adozione di strategie che tengono conto delle loro esigenze individuali e del contesto socio-culturale in cui si trovano.

Lev Vygotskij ha contribuito significativamente alla comprensione dell'apprendimento attraverso la sua teoria socio-culturale, che pone l'accento sull'interazione sociale e sul ruolo cruciale del contesto culturale nello sviluppo cognitivo. Vygotskij introduce il concetto di "zona di sviluppo prossimale" (ZDP), che rappresenta la distanza tra ciò che un bambino può fare da solo e ciò che può fare con l'assistenza di un adulto o di un coetaneo più esperto.
Nel contesto delle terapie comportamentali, l'approccio di Vygotskij può essere integrato attraverso la creazione di un ambiente di apprendimento collaborativo, in cui le insegnanti, i genitori e i coetanei svolgono un ruolo attivo nel supportare il bambino. Ad esempio, le insegnanti possono utilizzare la ZDP per individuare i comportamenti che il bambino è in grado di sviluppare con un supporto adeguato e fornire assistenza mirata per promuovere tali comportamenti. Questo approccio favorisce un apprendimento più significativo e contestualizzato.

Jerome Bruner è noto per la sua teoria dell'apprendimento basata sulla scoperta e per l'enfasi sulla costruzione attiva della conoscenza da parte dei bambini. Bruner sostiene che i bambini apprendono meglio quando sono coinvolti attivamente nel processo di apprendimento e quando le nuove informazioni sono presentate in modo da costruire su conoscenze preesistenti.
Nel contesto delle terapie comportamentali, l'approccio di Bruner può essere integrato incoraggiando i bambini a partecipare attivamente alla gestione dei loro comportamenti. Ad esempio, si possono creare situazioni in cui i bambini scoprono attraverso l'esperienza diretta l'effetto positivo dei comportamenti desiderati e il rinforzo positivo può essere utilizzato per sostenere questa scoperta. Questo approccio può favorire una comprensione più profonda e duratura dei comportamenti appropriati.


Jerome Bruner e la Teoria dell'Apprendimento 
Jerome Bruner è stato un influente psicologo cognitivo noto per la sua teoria dell'apprendimento per scoperta e per il concetto dei tre "modi di rappresentazione" o "stati della mente". Bruner ha sottolineato l'importanza dell'apprendimento attivo e ha sostenuto che i bambini apprendono meglio quando sono coinvolti direttamente nel processo di scoperta, piuttosto che ricevere passivamente informazioni.


Modi di Rappresentazione di Bruner (Stati della Mente)
Bruner ha identificato tre modi di rappresentazione attraverso i quali gli individui comprendono e organizzano le informazioni. Questi modi di rappresentazione sono:
Rappresentazione Enattiva (Azione):
Questo è il primo modo di rappresentazione e si riferisce alla comprensione del mondo attraverso l'azione fisica e l'interazione diretta con l'ambiente. Nei bambini, ciò avviene attraverso il gioco e l'esplorazione.
Rappresentazione Iconica (Immagine):
Questo modo di rappresentazione si basa sull'uso di immagini e schemi visivi per comprendere e ricordare informazioni. Le immagini mentali giocano un ruolo cruciale in questo stadio.
Rappresentazione Simbolica (Lingua):
Questo è il livello più avanzato di rappresentazione e si basa sull'uso di simboli, come il linguaggio e i numeri, per rappresentare e manipolare informazioni astratte.
Esempio: Un bambino che utilizza il linguaggio per descrivere un concetto matematico complesso sta utilizzando la rappresentazione simbolica.

Implicazioni Educative
Bruner ha sostenuto che l'insegnamento dovrebbe tenere conto di questi tre modi di rappresentazione e fornire opportunità per l'apprendimento attivo attraverso l'azione, le immagini e il linguaggio. Ha enfatizzato l'importanza della "spirale curriculare", un approccio didattico in cui i concetti fondamentali vengono rivisitati e approfonditi a diversi livelli di complessità man mano che gli studenti avanzano.

Collegamento con le Terapie Comportamentali
Integrando il pensiero di Bruner nel contesto delle terapie comportamentali, si può enfatizzare l'importanza di fornire esperienze di apprendimento attivo che coinvolgano i bambini a diversi livelli di rappresentazione. Ad esempio, le tecniche di rinforzo positivo possono essere utilizzate per incoraggiare i bambini a scoprire attivamente e comprendere l'effetto dei loro comportamenti, attraverso il gioco, le immagini e il linguaggio.

L'integrazione del pensiero di Jerome Bruner e dei suoi "stati della mente" con le terapie comportamentali trattate nel seminario della professoressa Monica Mollo arricchisce ulteriormente l'approccio educativo e terapeutico. Questo approccio promuove un ambiente di apprendimento attivo, collaborativo e personalizzato, in cui i bambini possono sviluppare una comprensione profonda e duratura dei comportamenti appropriati e delle abilità cognitive.

 

Cerca

Altre news

CaosInforma

Profili social