QUI BRIGNANO. TAVOLO DI CONRONTO OPERATIVO PER L'UCRAINA IN FUGA DALLA GUERRA
Proprio non ce lo aspettavamo ma l'attualità dei nostri giorni è drammaticamente segnata dalla tragica guerra, scoppiata in Ucraina.
O meglio dalla guerra, tout court.
E già! La sofferenza di un popolo costretto a scappare dalla propria terra, dalle proprie radici, ci disorienta e ci costringe ed interrogarci tutti su tanti inspegabili perchè.
Ma soprattutto (ed è questa la scelta fatta dal Centro La Tenda) a condividere azioni concrete di solidarietà in favore di chi in questo momento storico, lotta, piange ma coraggiosamente affronta una situazione terribile.
Piuttosto che farsi prendere dallo sgomento e dalla paura, il Centro la Tenda, come pure ha sottolineato don Nicola Bari nel suo intervento iniziale,unitamente alle istituzioni locali, ai partner del Terzo Settore, ai rappresentanti della comunità locali e insieme agli amici, collaboratori e volontari, ha condiviso progetti iniziative per attivare "percorsi di pace",
Difatti concrete, immediate azioni di solidarietà sono l'unica vera risposta alla logica distruttiva della guerra. L'unico modo per reagire alla distruttività della violenza e provare a darle un senso.
Con queste premesse si è svolto l'incontro che si è tenuto ieri pomeriggio presso la comunità di Brignano del Centro La Tenda dove si sono ritrovati: l'assessore Paola De Roberto, il professore Claudio Naddeo, di Don Antonio Romano, di Antonio Bonifacio dell'Associazione Migrantes, la comunità Ucraina, le comunità di sordomuti di Salerno.
Un incontro commovente ad alta densità emotiva, tra persone di "buona volontà" e istituzioni. enti e associazioni del territorio, nel corso del quale ci si è riproposti di unire ancor più le forze per aiutare il popolo ucraino in questo momento difficile anche per tyutti noi.
In tale ottica il Centro La Tenda si è impegnato per la realizzazione di diverse iniziative e testimoniare così, concretamente, solidarietà, amicizia e vicinanza: dalla accoglienza residenziale alla raccolta di beni di prima necessità e farmaci, dai corsi di italiano al servizio legale e sanitario, dalla mediazione scolastica e interculturale alla promozione dell'accoglienza di prossimità presso le famiglie disponibile ad ospitare.
Ma non basta! Bisogna fare ancora tanto per aiutare i tanti profughi che si sono lasciati alle spalle tutto. Ma non certo la dignità di persone coraggiose. E che ora necessitano dell'aiuto di tutti per crearsi una nuova vita una nuova normalità, per loro e per i loro figli.
Nel corso dell'incontro di ieri c'è stato anche un momento di preghiera per la pace prima del tavolo di concertazione per poi confrontarsi e prospettare insieme ulteriori iniziative da mettere in campo. Soprattutto in soccorso ai tanti bambini e alle loro mamme che stanno arrivando a Salerno e in provincia.