LA STORIA DEL CENTRO
LA NASCITA E I PRIMI PASSI (1979 – 1995)
Il percorso del centro LA TENDA, pur partendo da molto lontano (v. schema riassuntivo) si avvia concretamente nel 1979 quando l’Azione Cattolica della Diocesi di Salerno, di cui Don Giovanni Pirone era l’assistente spirituale, organizza un convegno diocesano dal quale scaturisce “Il Comitato diocesano per la vita”. Ne fanno parte diverse Associazioni, tutte sensibili al disagio, in qualunque forma esso si manifesti. Il “Comitato diocesano per la vita” si rende subito conto dell’assoluta mancanza di strutture adeguate sul territorio salernitano per accogliere chi necessita d’aiuto.
Dopo qualche anno, nel 1984, prende corpo l’Accoglienza per giovani con problemi di tossicodipendenza, prima fase del programma terapeutico, mutuato dal Progetto Uomo dal Ce.I.S. di Roma. Da quel momento in poi i ragazzi, con “il problema in più”, iniziano ad aumentare tanto da far nascere l’esigenza di aprire una Comunità Terapeutica.
Il quattro Maggio 1985 la C.T. “La Pagliuzza” de “la Tenda” ospita i primi ragazzi.
Nel 1986, Don Nicola Bari, succeduto a Don Giovanni Pirone avvia una svolta determinante per LA TENDA. Accettando la sfida del dinamismo sociale e diversificando le sue attività, il Centro punta a favorire l’inclusione sociale di soggetti svantaggiati secondo una logica diversa, che agisce a livello di “sistema”, in termini di promozione complessiva dello sviluppo sociale, sia in relazione alle problematiche di un determinato territorio, sia in risposta ai bisogni espressi dalle persone, e fra queste quelle più fragili. LA TENDA testimonia un modo nuovo di affiancare “l’uomo, capace di crescere e svilupparsi, con la propria identità e autonomia, secondo un proprio percorso e un proprio futuro, indipendentemente dalle qualità, cultura, livello sociale, potere economico e politico di partenza”.
Questi cambiamenti determinano una ramificazione territoriale del Centro. Al primo Centro d’Accoglienza “don Giovanni Pirone” (intitolato al profetico promotore del Comitato diocesano per la vita) di Mercato San Severino si aggiunge “La Pagliuzza”, e successivamente una seconda comunità residenziale “Pace e Bene”, sempre a Mercato San Severino, per utenti privi di un adeguato sostegno familiare ed una casa di supporto per persone che intendevano rompere con l’uso del metadone a Saragnano di Baronissi. L’attività formativa del Centro LA TENDA nasce sulla base dell’esperienza educativa della Comunità Terapeutica per tossicodipendenti, secondo il modello del Progetto Uomo del CeIS di Roma.
Nell’autunno del 1988, sulla scorta della rielaborazione concettuale del programma terapeutico, a livello territoriale, il Centro organizza Centri di Ascolto in varie località della provincia di Salerno. I Centri di Ascolto costituiscono una sorta di laboratorio sociale perché il territorio si corresponsabilizzi nell’azione educativa rivolta ai giovani e in tutti, giovani e adulti, si risvegli il desiderio, la volontà e la capacità di vivere in una società solidale.
Dal 1989, attraverso il suo Centro Studi, La Tenda si occupa di definire modelli di intervento per consentire una più consapevole e responsabile partecipazione dei familiari al percorso educativo dei giovani utenti. Cura, in particolare, l’organizzazione del servizio di Coinvolgimento Familiare Parallelo che persegue questa specifica finalità, adottando un approccio integrato di tipo sistemico-familiare.
Dal 1990 si sviluppano e potenziano i servizi esistenti sin dal nascere dell’Associazione:
- attività culturali e di ricerca realizzate dal Centro di Promozione Permanente della Prevenzione, espressione dell’azione territoriale
- gruppi speciali e nuovi percorsi educativi per il disagio che pongono le basi per il nuovo orientamento operativo del Centro LA TENDA a favore dei minori
- valutazione psico-diagnostica delle risorse genitoriali
- terapia familiare
- mediazione familiare
- ascolto protetto del bambino
- animazione territoriale
Nel 1992 pertanto viene elaborata una proposta psico-educativa che supera definitivamente il cosiddetto “programma terapeutico”, tradizionalmente strutturato nelle fasi dell’Accoglienza, della Comunità, del Reinserimento. Viene avviata una proposta, strutturata in moduli, che consente di adeguare l’intervento alle necessità del momento, personalizzando il più possibile il progetto educativo.
LA SVOLTA A METÀ DEGLI ANNI '90 (1996 – 2019)
L’attenzione verso le problematiche emergenti dal disagio dei minori e dai relativi contesti familiari, sociali, territoriali si concretizza con la gestione della Comunità Alloggio “Montevergine”, che la Curia Arcivescovile di Salerno affida al Centro La Tenda nel 1996.
Quasi nello stesso periodo, l’intensa azione formativa realizzata dal Centro e l’impegno per promuovere l’inserimento socio-lavorativo delle persone che portavano a termine il percorso terapeutico-riabilitativo, conducono all’attivazione di alcune cooperative sociali (Eolo, Il Ponte, Aeropago e Agrolandia).
I due eventi appena menzionati rappresentano concretamente l’evoluzione del Centro, che coerentemente con la propria mission originaria, allarga i propri ambiti di intervento verso le nuove istanze sociali e i bisogni delle persone in disagio, non limitandosi alla sola tossicodipendenza.
Nel 1998 la visita del Presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro, alla comunità “La Pagliuzza” del Centro LA TENDA, al di là del suo valore simbolico, rappresenta anche un riconoscimento di quanto nel tempo il Centro è andato costruendo, rappresenta un forte stimolo a continuare nella direzione intrapresa, ma soprattutto una preziosa occasione per rilanciare, definendole, le nuove linee di orientamento del Centro.
Dalle nuove sfide sociali che sorgono dalla periferia, infatti, era arrivato già da tempo l’impulso determinante a superare la precedente organizzazione in moduli educativi ed a strutturare tre Aree di intervento:
- Area Psico-Educativa
- Area Minori e Territorio (successivamente denominata Area Territoriale)
- Area Lavoro
Dagli inizi del 2000 comincia a delinearsi una nuova idea di comunità, più aperta e flessibile rispetto al passato, che supera la tradizionale Comunità Terapeutica riservata ai tossicodipendenti e punta a proporsi come risorsa della rete territoriale al servizio della persona in difficoltà.
Quest’idea, da un lato induce un’evoluzione del modello organizzativo del Centro (che in questo periodo è fondato sulle Aree sopra nominate e punta allo sviluppo dei progetti e dei servizi ad esse collegate), dall’altro spinge il Centro a promuoverne la realizzazione anche al di là dei confini del proprio territorio storico di riferimento.
In questa prospettiva si collocano, da un lato, le attività dei progetti europei, volti alla definizione, sperimentazione e diffusione di un modello di intervento per l’integrazione socioeconomica dei soggetti svantaggiati; dall’altro, l’azione di accompagnamento, svolta non solo con organizzazioni dell’Italia Meridionale (Campania, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna) ma avviata, nel 2002, anche con una delle prime Comunità Terapeutiche del Lazio, ossia la Comunità “Sorella Luna” di Roma. Sorella Luna, che oggi è una delle sedi operative del Centro La Tenda, rappresenta una nuova esperienza di integrazione tra un modello tradizionale di Comunità Terapeutica e il nuovo modello di sviluppo sociale del Centro, una realtà dinamica, con finalità di mediazione, accompagnamento e orientamento, facilitatrice di passaggi evolutivi, ma anche catalizzatore di processi e interazioni tra persone, gruppi, enti, etc.
L’evoluzione dell’idea di comunità e l’attenzione ai bisogni emergenti conduce, inoltre, all’attivazione di nuovi servizi e percorsi e all’ampliamento degli ambiti di intervento del Centro:
- nel 2001, nel territorio dell’agro nocerino-sarnese, prendono il via le attività di ascolto e di animazione territoriale de “La Tenda nell’Agro”, che successivamente si è sempre più caratterizzato come Centro a bassa soglia indirizzato agli adulti in situazione di estrema difficoltà (tossicodipendenti, immigrati privi di documenti, senza tetto).
- Nel 2008, nasce nel cuore della città di Salerno il Centro di Animazione Territoriale “La Tenda a Fieravecchia”, finalizzato alla promozione e organizzazione di iniziative ed eventi per la prevenzione del disagio e per l’orientamento; presso questa sede sono altresì attivi uno sportello psico-diagnostico e di counseling, un servizio di mediazione (penale, scolastica e sociale) e un laboratorio di comunicazione sociale.
- Nel 2012 viene attivato, presso la sede di Salerno via di Brignano, il Servizio Terapeutico-Riabilitativo destinato alle donne in condizione di dipendenza patologica da sostanze, che a tutt’oggi rappresenta una delle pochissime esperienze di questa tipologia in Campania.
- Nel 2015, a seguito dell’emergenza provocata dalla crisi migratoria iniziata nel 2013, La Tenda ha attivato sul territorio salernitano 3 Comunità Alloggio per l’accoglienza e l’integrazione sociale di Minori Stranieri Non Accompagnati (MSNA); successivamente le Comunità Alloggio, tuttora attive, sono state affidate alla gestione della Cooperativa Sociale “Il Ponte”, appartenente alla rete del Centro La Tenda.
LA CRISI MONDIALE E LO SVILUPPO RECENTE DEL CENTRO (DAL 2020 AI GIORNI NOSTRI)
L’emergenza sanitaria determinata dalla pandemia COVID-19, la guerra russo-ucraina e la crisi economica mondiale hanno generato nuovi disagi, nuove povertà e messo in crisi molte delle risposte che il Centro aveva messo in atto per promuovere il benessere della persona e della comunità.
Tuttavia – coerentemente con la filosofia de La Tenda, che da sempre guarda ai momenti critici come ad opportunità di crescita – le difficoltà incontrate hanno rafforzato il modus operandi del Centro, grazie allo sviluppo di nuove sinergie e nuovi servizi, testimoniandone la capacità di partecipare in modo propositivo alla realtà sociale in continuo cambiamento.
Si avverte sempre più forte in questa fase l’esigenza di integrare risorse, servizi, progetti e processi in una logica di sistema, creando connessioni, interazioni e coordinamento tra le persone e le attività del Centro: per questo motivo, il modello organizzativo delle Aree evolve verso un sistema a matrice, che promuove la forte integrazione a tutti i livelli tra processi e attività.
Particolarmente emblematici di questo nuovo orientamento sono due eventi, entrambi datati 2022, che sottolineano la forte spinta all’integrazione:
- La nascita del Consorzio ReteTenda, che riunisce l’Associazione La Tenda Centro di Solidarietà OdV e le diverse cooperative sociali nate dall’esperienza del Centro (le già citate Eolo, Il Ponte, Aeropago e Agrolandia, alle quali si sono aggiunte Corus e da ultimo EdilTenda).
- L’acquisizione di un Istituto per l’Infanzia (l’ex Istituto Palazzolo in Mercato San Severino) attualmente denominato Centro per l’Infanzia “La Tenda”, che riunisce in un unico complesso una Scuola dell’Infanzia, un Nido d’Infanzia ed un Centro Diurno per minori.
L’evoluzione del modello organizzativo va di pari passo con una rielaborazione della proposta complessiva del Centro ad opera di don Nicola Bari; in particolare, a partire dalla grande attenzione riservata ai minori, ulteriormente accentuata negli ultimi anni, il Centro ha individuato una vera e propria “Area della Minorità”, più ampia, nella quale si correlano ambiti di disagio interattivi tra di loro: Minori, Disabilità, Famiglie e Donne. Ad aggravare le situazioni di disagio vi è la crescita esponenziale di episodi di violenza, che non è rivolta solo al genere femminile, ma attraversa tutti gli ambiti sopra descritti. Per far fronte a tale situazione e fornire risposte al disagio delle persone e della comunità, occorre pertanto un ripensamento complessivo – in termini organizzativi e di proposta – del Centro La Tenda che conduca ad una progettualità nuova, caratterizzata dai seguenti fattori chiave:
- Innovazione e Flessibilità – Progettare servizi nuovi e capaci di fluidità e velocità di adattamento ai cambiamenti, che prevedano la multidisciplinarietà delle competenze degli operatori.
- Diversificazione dei percorsi e dei servizi – Allestire, riformulare, diversificare i nuovi percorsi, le strutture ed i contesti psico-educativi a cui collegare in forma dinamica percorsi differenziati, moltiplicando le possibilità, le proposte e gli interventi paralleli e pluri-specialistici.
- Lavoro di rete multidisciplinare tra i servizi pubblici e privato sociale.
La scomparsa di don Nicola, avvenuta nel maggio del 2024, ha reso ancor più urgente e necessaria l’opera di ridefinizione e sviluppo del Centro La Tenda, già avviata nel solco da lui tracciato e che tutt’oggi prosegue con rinnovato slancio e con l’impegno dell’attuale presidenza e di tutti gli operatori e i volontari.