UNA GIORNATA SPECIALE A SORELLA LUNA
Ieri 6 novembre 2024, è stata una giornata davvero speciale a Sorella Luna, la Comunità particolarmente cara a Don Nicola e Michele Filomena.
Il 6 novembre è dunque una data importante, dedicata alla celebrazione della Festa della Compagnia degli Amici, fondata proprio da Don Nicola.
Ma questa festa non è solo un evento, una data da ricordare ma un'occasione di profonda riflessione e condivisione.
E' stato in realtà un evento, celebrato con particolare intensità emotiva e spirituale da Don Roberto, amico di don Nicola, venuto appositamente da Firenze, accettando con gioia l’invito a celebrare questo importante momento anche avendo conosciuto personalmente don Nicola cui lo lega un profondo, riconoscente affetto.
La giornata è stata particolarmente significativa perché il ricordo di Don Nicola ha unito tutti i partecipanti in un momento di profonda condivisione che ci ha fatto sentire ancor più la sua presenza tra noi.
E ci ha fatto avvertire il bisogno di continuare la strada percorsa con il suo affiancamento, anche in assenza della sua presenza fisica.
Una condivisione di riflessioni, di rievocazione di episodi vissuti insieme, di scambi, di considerazioni e, soprattutto, di rispetto e di amore reciproco tra tutti i presenti, forse proprio come lui avrebbe voluto.
Oltre la Memoria: Un Insegnamento di Vita
Non si è trattato quindi solo di una memoria, per quanto importante e necessaria, del nostro amato Presidente e amico di tutti noi, a prescindere dalla data in cui ha avuto inizio il rapporto di personale conoscenza per ciascuno.
Ma è stata anche un'opportunità per riflettere sul valore delle relazioni, insegnamento che ha caratterizzato profondamente la sua testimonianza di vita.
Le relazioni danno senso alla vita e trovano la loro verità nella compagnia e nel viaggiare insieme nell’impegno reciproco nella e per la solidarietà.
E questa è una verità difficile da afferrare quando si è da soli o troppo sbilanciati sul versante individualistico della nostra esistenza.
L'ispirazione data dalla nostra unione è proprio quella di avere fiducia nelle nostre relazioni, il vero modo per rivivere e far rivivere la presenza di Don Nicola e di ciascuno di noi.
Le relazioni non terminano con la vita fisica, ma forse iniziano a vivere veramente quando si fondano da segnate da una profonda condivisione.
Don Nicola è stato un vero maestro in questo, continuatore di un'esperienza cristiana che trova nell'esempio di Cristo la sua radice più profonda. La sua vita è stata un continuo donarsi agli altri, trovando in questo gesto la vera vita oltre la morte.
Un Esempio di Vita e Futuro
Ieri, il modello di vita di Don Nicola è riemerso con forza, segnando l'impronta del Centro La Tenda. Una impronta ispirata alla relazionalità, allo stare insieme, al condividere, al sconfiggere la solitudine con la fiducia nell'altro e con il lavoro condiviso.
Questo incontro è stato alimentato da riflessioni, proposte, propositi, testimonianze profonde, commozione e nostalgia.
Ma, soprattutto, dalla fiducia nel portare avanti l'insegnamento di Don Nicola, ovvero la capacità di risorgere dalle esperienza che pur accompagnano dolorosamente la nostra vita facendo leva sul valore dell'amicizia e dell'aiuto reciproco.