IN MEMORIA DI ANTONIO ARCIUOLO. IL NOSTRO COMPAGNO DI VIAGGIO SEMPRE PIÙ AVANTI
Ieri, 13.maggio 2023, Don Nicola ha ricordato il nostro indimenticabile amico e compagno di viaggio Antonio Arciuolo improvvisamente scomparso il giorno precedente, lasciando tutti noi sgomenti e increduli.
La celebrazione delle esequie si è tenuta presso la Chiesa San Gregorio VII di Battipaglia, in un clima di intenso raccoglimento e di commossa partecipazione. A presiederla è Don Michele Olivieri, ma il nostro Presidente, Don Nicola Bari, sebbene convalescente, non ha voluto mancare di concelebrare.
Don Nicola ha voluto portare a tutti i presenti la testimonianza del suo profondo affetto per Antonio, e la sua fraterna vicinanza alla famiglia, ma anche a tutti i ragazzi, e collaboratori, che con Antonio, a vario titolo, hanno condiviso tratti di strada più o meno lunghi, attraverso funzioni, competenze diverse, ma nondimeno sempre impronatati alla serietà, dedizione, passione, affidabilità.
E soprattutto ad una premurosa amorevole attenzione all’altro.
In effetti, il ricordo che Don Nicola ha voluto proporre alla “famiglia” de La Tenda, e non solo, si è incentrato sull’amore e sull’amore materno in particolare che Antonio ha saputo bene interpretare.
Difatti, lo stesso Don Nicola è voluto partire, nella sua commovente rievocazione, dal ricordo della propria madre, deceduta mentre egli stesso si trovava in Ospedale, alle prese con un grave problema di salute. Un’esperienza particolarmente sofferta in cui ha dovuto elaborare non solo il lutto ma anche la mancata presenza al capezzale della madre di cui non ha potuto raccogliere l’ultimo respiro, né vivere fino in fondo l’evento della separazione.
Ma don Nicola ha trovato il senso di questa dolorosa esperienza nella consapevolezza di essere stato dato alla luce una seconda volta dalla madre morente.
E in effetti l’amore, e quello materno in particolare, è stato il leit motiv della commossa riflessione di Don Nicola.
Un amore che Antonio ha testimoniato nel corso della sua operosità al servizio dei ragazzi a lui affidati, ma anche nell’esercizio della sua responsabilità di coordinatore dell’Area Lavoro del Centro, e di condivisione nel Coordinamento Generale.
Antonio, per le sue doti di disponibilità al servizio, di dedizione, di lungimiranza è stato infatti assimilato da Don Nicola ad una madre che nell'oscurità della notte bacia il figlio con tenerezza e discrezione.
Antonio come una madre appunto, che sapeva amare senza ostentazione, con discrezione ma anche con determinazione e autorevolezza.
La sua capacità di amare non si fermava davanti agli ostacoli e quando non riusciva a condividere i tempi del procedere, a suo avviso troppo lenti, Antonio “spingeva” il processo, si attivava affinchè si realizzassero gli obiettivi condivisi, senza “perdersi in chiacchiere”.
"Antonio correva e arrivava prima al traguardo" Don Nicola lo ha ricordato così, sottolinenando la sua particolare dedizione ai più fragili lasciando un'eredità di inestimabile valore per tutti noi. E anche per questo, "i genitori di Antonio possono essere orgogliosi del loro figlio".
Il paragone con una madre solerte, amorosa e concreta, doti di cui Antonio era indubbiamente capace ci è inoltre suggerito dalla coincidenza, forse non casuale, della ricorrenza dell’apparizione della Madonna di Fatima, avvenuta nello stesso giorno, il 13 maggio, del 1917.
Alla Madre di tutti noi allora, devotamente affidiamo l’ultimo saluto ad Antonio nella certezza di ritrovarci insieme, secondo il suo esempio, per portare avanti il suo Progetto di Vita, “senza perdere tempo”.