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caosinforma 161

caosinforma 161

La cosiddetta «operazione militare speciale», come Putin chiama il sanguinoso conflitto da lui provocato in Ucraina, ha finora ha prodotto più di 200.000 tra morti e feriti per parte e circa 18.000 vittime civili. Lo spaventoso spettro della guerra, che pensavamo di aver debellato per sempre dal nostro continente, si riaffaccia drammaticamente

Questo numero di caosinforma (il 161) è dedicato alla guerra che da oltre un anno  sta devastando  il territorio ucraino ma soprattutto un popolo che ha la sola   "la colpa" di credere  nel diritto all'autodeteminazione. 
Lo facciamo consapevoli della radicalità dell’appello di Papa Francesco che fin dall’inizio di questo assurdo conflitto ha condannato l’escalation militare e la corsa agli armamenti.
Ma lo facciamo soprattutto per rilanciare il valore della pace, da intendersi non come assenza di onflitti, ma come investimento quotidiano e impegnativo  per la risoluziuone delle controversie in una logica di integrazione e crescita collettiva.
Di fatto, la guerra in atto  ha riproposto, oltreche la giustificabile reazione di orrore davanti a crimini di cui sono inesorabilmente vittiima i popoli  e le persona più fragili e indifese, il tema  della liceità o meno della guerra,  in ordine alla risoluzione dei conflitti tra Stati.

Insomma  la vera pace nasce dalla giustizia e dal progresso sociale da coltivare giorno per giorno.
Questo drammatico evnto è legata ad altre problematiche molto delicate, come quelle del riarmo e dell’uso delle armi atomiche (anche di quelle meno distruttive), che purtroppo stiamo tragicamente rivivendo, come nel recente passato.

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