I SEGNI DI CUI ABBIAMO BISOGNO
Di seguito uno stralcio di alcune frasi pronunciate da Don Nicola Bari nel discorso introduttivo al Seminario che si è svolto ieri presso la Comunità di Brignano
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“È un momento importante, questo, per tutti noi. È importante affrontarlo tenendoci per mano, anzi abbracciandoci. E stare uniti
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“La Tenda già di per sé è una realtà multiculturale e multietnica e tutto ciò è una ricchezza e oggi siamo qui per riaffermare tutto questo”.
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“Tra di noi ci sono ospiti che stiamo accogliendo anche perché l'accoglienza appartiene alla natura stessa un altro Centro, appartiene al DNA del nostro Centro.“
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“Le ferite rimangono per tanto tempo e quando toccano una parte del corpo, viene colpito tutto il corpo che ne risente. Sono ferite che non si rimarginano facilmente e che durano nel tempo e noi avremo a che fare con tutto questo, per tanto tempo ancora.. Ma noi ne siamo del tutto consapevoli, oggi”.
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“Le ferite del popolo ucraino non riguardano solo il popolo ucraino. Questa sofferenza tocca tutti noi”.
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“La sofferenza può diventare una risorsa. Abbiamo sempre detto che le sofferenze possono diventare una risorsa come dimostrano tante persone inserite nei nostri percorsi provenienti da condizioni di difficoltà molto forti. Quindi anche questa drammatica emergenza può diventare un’opportunità di amicizia fra i popoli e fra di noi e chi soffre".
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“Idealmente penso che dovremmo essere tutti insieme e andare là. Sarebbe l'unico modo per far procedere la pace”.
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“Mi ha colpito molto il fatto che anche giovani russi hanno manifestato contro la guerra... In questo momento a soffrire non è solo il popolo ucraino ma anche quello russo. Entrambi subiscono le conseguenze della guerra.”.
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“Non possiamo, in alcun modo, giustificare la guerra. La guerra va fermata non la pace”.
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“Non si fanno trattative con la guerra. L'unico modo è lavorare per la pace, è abbattere le divisioni. E questo dipende da noi, anche al di là delle strategie”.
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“Non si può assistere alla morte di giovani, anziani, bambini. Ciò va al di là di ogni possibile comprensione o giustificazione”.
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“Chiunque vive un disagio, deve fare i conti anche con le parti in conflitto e le fragilità interiori. La sofferenza è collegata alla vita”
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“Siamo qua per rappresentare proprio questa opportunità al di là dei confini delle differenze religiose, del colori, delle religioni di ciascuno“
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“Al di là delle difficoltà dobbiamo lottare per affermare la pace”.
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“Abbiamo bisogno di segni che ci danno anche coraggio di fronte all'orrore della guerra"
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“La guerra ci insegna anche ad apprezzare di più la nostra vita e a darle più spazio”.
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“La pace, come la vita, è un dono e dobbiamo dare spazio alla vita".
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"La vita unisce non divide"
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“Dobbiamo fare i conti con la sofferenza accogliendo la sofferenza degli altri a anche fare i conti con la nostra”.
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"Chi è costretto a scappare ci impone uno sforzo e ciò ci permette di costruire”.
- “Chi sta in disagio deve quindi fare i conti anche con la guerra e con le nostre fragilità interne".
- La guerra ci può insegnare anche ad apprezzare di più la nostra vita. Dobbiamo dare spazio alla nostra vita”.
- “Questo di stasera è un momento molto semplice per dire semplicemente che la vita è molto bella”.