089 481820 - Via Cristoforo Capone, 59 Salerno info@centrolatenda.it

Tossicodipendenti detenuti in Carcere


ARIANNA

SERVIZIO DI ORIENTAMENTO
PER TOSSICODIPENDENTI DETENUTI

Segreteria: Via Cristoforo Capone, 59 Fratte Salerno.
Tel.: 089.481820 - cell.: 3357174618 (servizio Orientamento)

***Da luglio 2020  è possibile effettuare colloqui di orientamento con il detenuto in carcere tramite Skype o WhatsApp, previa autorizzazione dell'Autorità Giudiziaria.

Un’occasione per ritrovarsi.
Il carcere, nell'esperienza del tossicodipendente è un “incidente” di percorso molto ricorrente.
Ma rimane un' esperienza traumatica e può significare un'occasione per rimettere in discussione i modelli di comportamento negativi fino ad allora adottati.

L'obiettivo dell'intervento psicoeducativo in questa fase è quello di offrire sostegno, soprattutto nel tentativo di aiutare il tossicodipendente a dare un senso all' esperienza carceraria, sottraendola alla logica normalizzante di chi legge in essa solo l'esito ineluttabile di un prevedibile percorso di devianza di fronte al quale non è possibile agire altrimenti che con intenti punitivi o, peggio, con scettica, rassegnata, indifferenza. La finalità dunque rimane quello di contribuire a trasformare l'esperienza detentiva in occasione di revisione critica e di avvio di un processo di reimpostazione della propria esistenza.

Il Servizio “ARIANNA” si rivolge a uomini e donne detenuti che si trovano in carcere e che vogliono intraprendere un percorso che prevede l’abbandono della condotta deviante e attraverso un percorso di recupero psico-educativo e socio-lavorativo.
E’ un intervento con soggetti in cui la devianza e l’emarginazione sociale diventano spesso causa di recidiva attivando un processo circolare:(reato→carcere→libertà→reato→carcere→…) da cui l’individuo da solo non ha la forza di uscire.Il servizio intende rispondere ad un duplice problema: da un lato l’emergenza provocata dal grave affollamento delle carceri e dall’altra il rischio di esclusione sociale a cui vanno incontro quanti compiono reati, in un contesto in cui è accertato che il carcere ha funzione punitiva e non riabilitativa.

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