LUGLIO 2023 IMPRESA E COMUNITA’/COMUNITÀ DI PERSONE
Il nostro mondo organizzato tende a escludere qualsiasi riferimento alla comunità, a beneficio esclusivo della società. Quest’ultima, con tutto ciò che presuppone in termini di istituzioni, organizzazioni e regole, completa necessariamente la comunità in virtù del suo carattere politico.
Il limite della comunità è che sembra riguardare solo le relazioni interpersonali e i rapporti di amicizia, dove i sentimenti e il libero aiuto reciproco giocano un ruolo più importante rispetto alle transazioni, che sono razionali se non sempre calcolabili. Di conseguenza, nel mondo liberale di oggi la comunità è relegata ai margini, come una questione puramente privata. In realtà, ogni impresa in cui è necessaria una collaborazione di più persone deve coniugare le caratteristiche della comunità con quelle della società. Ma come farlo? «In ogni caso, si deve tendere a che l’impresa divenga una comunità di persone nelle relazioni, nelle funzioni e nella posizione di tutti i suoi soggetti», scriveva papa Giovanni XXIII nel 1961, nella sua enciclica Mater et magistra. La sfida è fare di ogni impresa una comunità di persone. Perché? E come può un’impresa che si è sviluppata sotto forma di società diventare una comunità?
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