GIUGNO 2023 COVID 19
La pandemia da Covid-19 ha provocato un clima generalizzato di incertezza. Il silenzioso propagarsi del virus Covid-19 ha colto di sorpresa le autorità locali e internazionali. E ha messo in luce l’assenza di politiche efficaci per la prevenzione di malattie contagiose, le disuguaglianze esistenti nel mondo e la carenza di coordinamento delle strategie sanitarie su scala mondiale. Dobbiamo riconoscere che molti abitanti del nostro Pianeta si trovano già da molti anni nell’incertezza causata dalla povertà, dall’emarginazione, dalla precarietà e dall’esclusione sociale. In secondo luogo, la «modernità liquida» che abbiamo autocoltivato provoca un costante stato di incertezza in gran parte della popolazione.
Le soluzioni non possono non considerare l’eterogeneità delle situazioni di incertezza. Inoltre non può più essere accettata «la necessità di cercare soluzioni biografiche [individualistiche] a contraddizioni sistemiche». D’altra parte, possiamo imparare proprio dalla vasta esperienza quotidiana dei poveri a superare il rischio dell’incertezza e a generare dinamiche umanizzanti. Tre parole per il futuro. La prima è interdipendenza: i poveri sanno di essere interdi-pendenti, perché ignorarlo equivale a non sopravvivere.
La seconda parola è immaginazione: gli esclusi delle nostre società sono maestri, perché non possono restare paralizzati di fronte alle incertezze di ogni giorno. Infine, la vulnerabilità, quella soglia che rende possibili l’unione e la necessaria complementarità.
TRACCE DI CENTRO
- SERVIZIO INGRESSI (IN TEMPO DI COVID)
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